Il “Popolo della Famiglia”. Facciamolo andare in Parlamento.

download (2)Grande intervento di Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, per il PdF, a Busto Arsizio. Ve ne propongo la sintesi, come l’ho letta ieri su VareseNews :

 

 

 

“Cosa deve succedere ancora per capire dove sta andando questo paese? Cosa serve ancora per far svegliare le coscienze?”. È con queste domande che Mario Adinolfi incalza il suo popolo, quello della famiglia. Il movimento che ha mosso i primi passi con il family day del 2016 si è infatti ritrovato a Busto Arsizio per sostenere i candidati che puntano alla Camera e al Senato.

“O capiamo che siamo chiamati ad una resistenza o sarà la fine di questo paese -dice Adinolfi davanti ad una platea di 250 persone – perché lo hanno voluto che il nostro paese diventasse così, vogliono un paese in cui non si nasce più e in cui gli ultimi vengono avviati alla morte tra atroci sofferenze”. In tutto questo Adinolfi intravede grandi rischi per la famiglia dal momento che “se equipari le coppie gay alle famiglie è ovvio che prima o poi vorranno i figli perché Nichi Vendola e il compagno possono provarci per 6 mesi ma i figli non arrivano e gli ovuli non si trovano al mercato di fianco ai borlotti”.

E così quella del popolo della famiglia “è una battaglia per la libertà di tutti” perché “il nostro futuro rischi di essere orwelliano con la psicopolizia” e quindi “noi che verso gli ultimi abbiamo l’amore vero [dobbiamo] salvare questo paese attraverso la famiglia italiana, dentro una cornice valoriale di sistema”. Adinolfi continua a esortare i suoi che “o capiamo o moriamo”, che è anche il titolo del suo ultimo libro, e che quindi “dobbiamo fare il contraltare dei radicali: loro sono rimasti senza popolo ma hanno trovato le complicità di un sistema politico intercambiabile per riuscire a portare avanti le loro battaglie: Noi in più il popolo ce lo abbiamo”.

Certo è che difficilmente il Popolo della Famiglia arriverà al 51% di preferenze ma la strategia è già chiara. “Dobbiamo essere condizionanti nel centrodestra, non per i nostri interessi ma per difendere la famiglia – dice Gianfranco Amato, segretario del partito -. Noi puntiamo ai 20 deputati che servono al centrodestra per governare e in questo modo li terremo per la cravatta, riuscendo ad approvare le nostre proposte. Se l’ultima legislatura è stata terribile, la prossima rischia di essere quella dell’abominio”.

È proprio per questo che il Popolo della Famiglia non si è voluto alleare con nessuno. “Oggi tutti parlano di famiglia -continua Amato- e se il centrosinistra è il male assoluto, quello dell’utero in affitto e del matrimonio omosessuale, noi non possiamo riconoscerci nel centrodestra per due motivi. Su vita, famiglia ed educazione serve linea chiara ed univoca e non c’è nessun partito che ce l’ha, si lascia libertà di coscienza. Eutanasia e divorzio breve, ultima polpetta avvelenata approvata anche grazie al centrodestra e adesso la Lega propone il papponaggio di stato con la legalizzazione della prostituzione”. In più “non possiamo neanche dal punto di vista pratico: La politica per la famiglia deve avere qualcuno che tira da quella parte, sempre. E quelli siamo noi“.

E anche se correrà da solo alle elezioni il Popolo della Famiglia è convinto di avere un alleato. “Siamo un popolo che si è mosso ed é guidato da una natura sovrannaturale, se no tutto quello che abbiamo fatto non avrebbe spiegazioni razionali”, chiosa Amato. “Dio ci aiuterà”, “È stata la Madonna”, dicono dal pubblico.

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Eccezionale. O Capiamo o moriamo. Basta col doppio gioco di Silvio e della sua gente, che amano cani e bestie invece dei cristiani. Silvio è stato al Governo un pezzo, ma il buono-scuola non ce l’ha mai dato. Non ha smantellato di un millimetro la demolizione burocratica ed educativa perpetrata scientificamente dai compagni, e, indietro nel tempo, dalla vecchia DC. Per non parlare, sempre a proposito di Silvio, delle iniziative bancarottiere per l’erario, e distruttive del territorio, della TAV italiana e del Ponte sullo stretto di Messina, ennesima opera grande inutile a carico dell’erario, che anche lui, come il suo compagno di merende, il PD, riesuma ad ogni tornata elettorale. Scusate, visto che siamo nel blog La filosofia della TAV.  Quindi, caro Silvio, con noi hai chiuso. Fi-ni-to.

Segnalo anche, su La Croce quotidiano, il legittimo appello di religiosi e religiose a votare il PdF. Copio anche questo:

Verso il 4 Marzo: frenare la deriva

La legislatura che si è appena conclusa, peggiorando la situazione sociale e legislativa del nostro Paese, ha condotto l’Italia sull’orlo del baratro, soprattutto con l’approvazione di leggi non solo inconciliabili con il Magistero della Chiesa, ma contrarie al retto uso di ragione e, perciò oggettivamente dannose per la cittadinanza. Dal cosiddetto “divorzio breve” del 2014 (con il sì di tutti i gruppi politici, appena 19 voti contrari alla Camera su 630 deputati) al cosiddetto “biotestamento” del dicembre 2017 (37 voti contrari), passando per la pessima legge Cirinnà del 2016 sulle unioni omosessuali.

Le norme sui cosiddetti “nuovi diritti” hanno di fatto impresso all’ordinamento giuridico italiano una spinta violenta, ma non irreversibile, contro la vita e contro la famiglia, contro l’uomo e perciò contro Dio. Ora, a ridosso delle elezioni politiche, è tempo di parlare con chiarezza, altrimenti la prossima legislatura sarà quella del “matrimonio omosessuale egualitario”, dell’utero in affitto, dell’eutanasia e del suicidio assistito, della droga libera: tutte “sciagure umane”, falsi miti di progresso, proposti agli elettori come simboli di avanzamento e scelte di civiltà.
Noi, come italiani, cittadini, Sacerdoti, Religiosi e Religiose sentiamo la responsabilità di questo momento storico riteniamo l’offerta politica che si ripresenta, da troppo tempo, sempre uguale a se stessa, incapace di rispondere ad una crisi sociale, culturale, esistenziale e valoriale, che ormai è sempre più evidente.
Le vie della Provvidenza hanno però messo in campo, nella competizione elettorale del 4 marzo prossimo, il Popolo della Famiglia: un raggruppamento di ispirazione cristiana che si fonda esplicitamente sulla dottrina sociale della Chiesa, con un programma denso di soluzioni che puntano ad investire sulla famiglia naturale (maschio e femmina li creò) e sulla vita, come valore indisponibile, senza lasciare spazio alla “cultura dello scarto” e contrastando l’ideologia gender. Chiediamo ai credenti ed a tutti gli uomini di buona volonta di tenere in considerazione la possibilità di sostenere il Popolo della Famiglia. Un’affermazione importante del Popolo della Famiglia sarebbe l’unico segnale di autentica novità, ed è per questo che il radicalismo di massa tanto lo teme, per far vivere e rappresentare fedelmente in parlamento la speranza nata con i Family Day, di cui il PdF è conseguenza politica, dopo il clamoroso tradimento operato dai vecchi partiti (da sinistra a destra) ai danni di quelle piazze.
Noi Sacerdoti, Religiosi e Religiose, firmatari di questo appello, pregando ed amando il nostro Paese, incoraggiamo tutti i nostri concittadini italiani a conoscere il Popolo della Famiglia e, nel discernimento, ad offrire ogni possibile sostegno, il prossimo 4 marzo, per porre almeno un freno a questa evidente deriva, che vorrebbe “farla finita con l’uomo”.
(sacerdoti, religiosi e religiose che volessero aggiungere la propria firma a questo appello devono semplicemente scrivere a lacrocequotidiano@gmail.com indicano oltre a nome e cognome il luogo dove operano)
Albano don Salvatore – Ventimiglia

Antenucci don Antonio – Guardialfiera (CB)

Antonelli don Roberto – Scortichino (FE)

Armaudo don Giuseppe – Torino

Baran Suor Teofila – C.S.F.N. Roma

Barbaro fra Giovanni – Reggio Calabria

Barbay don Roland – Buttigliera d’Asti (To)

Barbiero don Francesco – Venezia

Baronio don Ottorino – Vicomoscano (CR)

Basile suor Michelina – Savona

Bergamaschi don Giuseppe – Mantova

Bertone don Alessandro – Ventimiglia

Bertoia don Roberto – Pescara

Bertoldi suor Ida

Bertolotto suor Mirella Laura

Bettinelli don Mattia – Albenga (IM)

Bianchi don Mirco – Gatteo (FC)

Biffi suor Chiara

Borioli don Simone – Milano

Bortelli diacono Claudio – Trieste

Brachetto Suor Giuseppa Pia

Bretti don Gian Paolo – Caluso (TO)

Brizzi don Pasquale – Crotone

Brunello suor Rosina – Torino

Burato diacono Massimo – Reggio Emilia

Buzzagarin padre Benito – Belluno

Cardona suor Carla – Savigliano (CN)

Caridi diacono Mario – Torino

Carobello don Michele – Pinerolo (TO)

Carlucci don Marco – Benevento

Caprile don Stefano – Andora (SV)

Caprillo don Valerio – S. Maria la Longa (UD)

Cau suor Antonietta

Cavallaro don Damiano – Torino

Canzano don Delfino – Teramo

Celentano Suor Lidia – S.C.I.C. Roma

Cernuto don Salvatore – Roma

Cervellini don Aleandro – Civitella del Tronto (TE)

Chizzolini don Angelo – Verzì di Loano (SV)

Ciervo suor Elena

Cocciolo Suor Liberatina

Colamonaco don Francesco – Acquaviva della Fonti (Ba)

Comerlati suor Carmela

Costantino don Danilo – S.Giovanni Valdarno

Cotroneo don Filippo – Campo Calabro (RC)

Crosta don Daniele – Plesio (CO)

Cuneo don Giancarlo – Albenga (IM)

Cutuli don Pietro – Mileto (VV)

Dallapiccola suor Olga

De Angelis don Lio – Poirino (TO)

De Matteis don Silvano – Albenga

Delai don Renzo – Brescia

D’Emidio don Florindo – S.Egidio alla Vibrata

De Carli suor Renata

De Petri don Livio – Poggiridenti (SO)

De Vivo suor Luisa – Perugia

Di Lorenzo Suor Anna – S.C.I.C. Roma

Djon Limay don Andre Marie – Roma

Facchin suor Daniela – Lonato del Garda (BS)

Fantuzzi frate Guglielmo – Sansepolcro (AR)

Falconi suor Alessandra – Sassoferrato (AN)

Favero padre Armando – Ivrea

Frigerio padre Giancarlo – Roma

Frontali padre Luca – Roma

Gaino suor Giuliana

Ghersi don Simone – Albenga

Gianella suor Flavia – Carmagnola (TO)

Giorda don Mauro – Torino

Giovenzana don Fabio – Milano

Giuliano don Salvatore – Napoli

Giuliano don Gaetano – Benevento

Goldin don Luigi – Teolo (PD)

Gusso don Carlo – Borbiago di Mira (VE)

Iacono don Stefano – Civitella del Tronto (TE)

Iacono Suor Raffaella – C.S.F.N. Roma

Invidia Suor Vanda – S.C.I.C. Roma

Lacandia Suor Lucia – S.C.I.C. Roma

Lamonea don Carmine – Potenza

Lanciano Suor Anna – S.C.I.C. Roma

Lapponi don Massimo OSB – Farfa (Ri)

Larosa don Giuseppe – San Nicola in Zungri (VV)

Lavorato don Giuseppe – Controguerra (Te)

Le Bourhis don Thomas – Ventimiglia

Loiodice Suor Vittoria – S.C.I.C. Roma

Locatelli don Zeno – San Lorenzo al mare

Loffredi suor Carolina – Sassoferrato (AN)

Luise diacono Giuseppe – Salerno

Luison suor Gemma

Macchi Suor Maria Claudia (C.S.F.N.)

Machaj Suor Maria – C.S.F.N. Roma

Maddonini suor Lidia

Maione don Giuseppe – Pescara

Magnani don Michele – Torino

Malgorzata Suor Krystyna Golonka – C.S.F.N. Roma

Mantovani don Eligio – Alba (CN)

Manzati suor Maria

Mautone don Stefano – Lucinasco (IM)

Mazzali don Gianni – Torino

Milani suor Luigina

Missaglia suor Graziella

Montanaro padre Fabiano – Perugia

Montesano Suor Celina

Morcavallo don Francesco Pio – Berra (FE)

Morella don Maurizio – Rivarolo (TO)

Negri suor Redenta – Roma

Negro suor Anna – Sassoferrato (AN)

Negro suor Ida – Roma

Ndaishimiye don Audace – Roma

Pagano don Enrico – Salerno

Pasquarelli Suor Ines – S.C.I.C. Roma

Passeri don Mario – Genova

Patraskan don Iosif – Carmagnola (TO)

Pegorin don Stefano SDB – Udine

Pianosi don Alberto – Ancona

Pierosara don Gino – Fabriano

Podwalska Suor Dorota – C.S.F.N. Roma

Pucci diacono Marco Luigi – Carraia (Fi)

Pucci Bralla padre Enea – Roma

Quattrocchi don Bruno – Fabriano

Raimondo don Claudio – Salerno

Ramella don Francesco – Laigueglia (SV)

Ramello padre Mario M.I. – Verona

Rasoarimalala suor Germaine

Razafiarisoa suor

Rocco Suor Concetta – S.C.I.C. Roma

Sabato suor Umbertina – Roma

Sacco don Alessandro – Volvero (To)

Sacco don Leonardo – Pietrabbondante (IS)

Sallantin padre Emmanuel – Sciacca (AG)

Scano padre Antonello – Torino

Scarano suor Carmela

Scarpina don Luciano – Lecce

Scripcaru don Gabriel – Leinì (TO)

Spagnolo suor Erminia – Sassoferrato (AN)

Spataro suor Giuseppa

Senatore fra Gennaro – Noto (SR)

Sieroszewska Suor Lucyna Janina – C.S.F.N. Roma

Suppa don Rocco – Mileto (VV)

Tacconi suor Maria Teresa

Tacconi suor Rosa Margherita

Talpo Suor Egidia

Tartaglia suor Angelina – Roma

Teisa don Stefano – Lombardore (TO)

Tiso don Luciano – Cirié (TO)

Tosetto Suor Pierangela

Tozzi Suor Angela Anna – S.C.I.C. Roma

Triglione padre Michele – Monza

Troccoli suor Antonia – Sassoferrato (AN)

Vacca don Valerio – Ventimiglia

Vaccari Suor Francesca

Vinciguerra don Jean Pierre – Civezza (IM)

Vitiello don Salvatore – Torino

Zambuto don Fabrizio Maria – Agrigento

Zappino don Roberto – Asti

07/02/2018

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Le liste del PdF sono state consegnate e accolte in tutti i 97 collegi del Paese. Oltre che votarlo e consigliare di votarlo, ricordatevi anche di sostenere con qualche aiuto tangibile, se potete, sia il Popolo della Famiglia che la Croce quotidiano. E che la Madonna assista il suo popolo!…

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